Valtellina, vigneti candidati a paesaggi rurali storici
[intro-text size=”25px”]I vigneti terrazzati del versante retico della Valtellina candidati al registro nazionale dei Paesaggi rurali storici. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Provinea, sarà illustrata per la prima volta all’interno del convegno “Valtellina, un patrimonio chiamato territorio” in programma martedì 21 maggio alle ore 9 al Teatro Sociale di Sondrio. [/intro-text]
All’evento parteciperanno Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; Paolo Voltini presidente di Coldiretti Lombardia; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia; Massimo Sertori, assessore alla Montagna di Regione Lombardia; Cristina Scarpellini, presidente Provinea; Donatella Murtas, coordinatrice nazionale dell’Alleanza mondiale per i paesaggi terrazzati; Mauro Agnoletti, coordinatore scientifico del registro nazionale dei paesaggi rurali storici del Mipaaft; Dario Foppoli, esperto di terrazzamenti; Marco Scaramellini, sindaco di Sondrio e Fabio Molinari, dirigente dell’ambito scolastico territoriale. Modererà l’incontro Daniela Cuzzolin Oberosler, giornalista Rai.
Il registro nazionale dei Paesaggi rurali storici raccoglie le pratiche agricole, le conoscenze tradizionali e i paesaggi con particolari caratteristiche da tutelare e conservare. In Valtellina si trova la più ampia area viticola terrazzata di montagna in Italia, con più di 2.500 chilometri lineari di muretti a secco che si sviluppano sugli oltre 800 ettari di vigneti. Nel periodo di vendemmia i grappoli di uva vengono portati a spalla in appositi contenitori lungo i ripidi sentieri e le scalette in pietra a secco, trasferiti poi in cantina dove si trasformano in bottiglie di qualità: dalle due DOCG Sforzato di Valtellina e Valtellina Superiore, alla DOC Rosso di Valtellina, fino alla IGT Alpi Retiche. L’area vitata della Valtellina si colloca sulla costa del versante retico, in fascia altitudinale dai 270 ai 700 m s.l.m.; si estende per circa 840 ettari ettari (dei quali 750 riforniscono di uva le Case vinicole) e ancora oggi produce, grazie al vitigno Nebbiolo e al sapiente lavoro della filiera vitivinicola, vini robusti ed eleganti, conosciuti e premiati in tutto il mondo.
Nel periodo di vendemmia 37.000 quintali di grappoli di uva vengono portati a spalla, percorrendo i ripidi sentieri e le scalette in pietra a secco, in “portini”, cassette o brente, trasferiti poi in cantina, dove si trasformano in oltre 3 milioni di bottiglie di qualificate Denominazioni d’Origine: le D.O.C.G. “Valtellina Superiore” e “Sforzato di Valtellina”; la D.O.C. “Rosso di Valtellina” e la I.G.T. “Alpi Retiche”. Fondazione Provinea è stata costituita nel 2003 per volontà dei produttori associati al Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina, con lo scopo di tutelare, senza fini di lucro, il territorio, il paesaggio e l’ambiente viticolo terrazzato, valorizzare le tradizioni storiche, i beni culturali ed ambientali della provincia di Sondrio; promuovere studi e ricerche multidisciplinari legate ai saperi della montagna e dell’area valtellinese.
Tra le iniziative più significative dei primi anni di attività va senz’altro segnalata la realizzazione nel 2009 del documentario “Rupi del Vino” di Ermanno Olmi. Si tratta di un prezioso strumento tuttora a disposizione della Fondazione – che ne è proprietaria – per la promozione del nostro territorio. Nel luglio 2017 è iniziata una nuova fase di attività con un nuovo direttivo, presieduto da Cristina Scarpellini, con tante sfide all’orizzonte. Motivo di soddisfazione è stata l’iscrizione della Valtellina, con particolare riferimento a “L’arte di costruire i Muretti a Secco” nel Patrimonio Immateriale Unesco. Nel corso del 2018 è proseguita inoltre, con la collaborazione di Fondazione Fojanini e Fondazione di Sviluppo Locale, la stesura del Dossier per la Candidatura dell’area terrazzata all’interno del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, depositato al Mipaaft a gennaio 2019.